BOLOGNA\ aise\ - Dopo il successo del congresso tenutosi a Petralia Sottana lo scorso 3 novembre, in cui varie delegazioni regionali dell'Istituto Fernando Santi hanno discusso e elaborato documenti in materia di legislazioni regionali per gli italiani all'estero, lo scorso mercoledì, 10 novembre, a Bologna si è riunito il direttivo dell'Istituto dell'Emilia Romagna.
La dirigenza dell'Istituto si è detta favorevolmente colpita dal ruolo che il nuovo statuto della Regione ha dato all'Associazionismo e alle Comunità emiliano-romagnole all'estero.
Per quanto riguarda la composizione della Consulta regionale per l'emigrazione, secondo il direttivo dell'Istituto, il nuovo statuto dovrebbe prevedere che i rappresentanti siano indicati solo dalle Associazioni italiane registrate nell'Albo del Ministero degli Affari Esteri, anche al posto di quelle di volontariato, e che sia il Presidente della regione a presiedere la Consulta.
In alternativa, si legge nel documento finale, la presidenza potrebbe essere affidata al Vice Presidente eletto tra i componenti della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, eliminando così, come ha sottolineato Luciano Luciani, la anomala figura esterna del Presidente della Consulta di nomina regionale, prevista dalla legge 14/90. (aise)